
Un anno fa esatto eleggevamo la nostra prima Mis(S)conosciuta, Ahdaf Soueif: lo scettro era un microfono rimediato per vie traverse, la corona turrita aveva le tre punte regolamentari – le nostre tre voci portatrici di altrettanti accenti così diversi – e la fascia della vittoria era un’onda sonora che attraversava quei venti minuti o poco più di racconto e suoni che dopo tanto lavoro e tante remore, con un po’ di incoscienza e con moltissimo desiderio, consegnavamo all’etere e alla rete per raggiungere le orecchie che volessero prestarvisi!
In giuria non c’erano vip né tanto meno figli d’arte ma voi che forse leggete e che, se siete qui, forse qualche volta ci avete ascoltato e letto e a cui va tutta la nostra gratitudine.

Oggi Mis(S)conosciute compie un anno e noi difficilmente avremmo creduto che i 366 giorni (n.d.r.: 2020 anno bisestile!) trascorsi tra il primo file caricato su Spreaker e questo primo anniversario ci avrebbero riservato tante sorprese, naturalmente sul versante personale (con una pandemia mondiale di mezzo), ma soprattutto sul piano del progetto a cui stiamo lavorando – e, su questo fronte, tutte positive!
Mis(S)conosciute è un podcast autoprodotto nato dalla nostra amicizia, dopo lunghissima gestazione e grazie all’incoraggiamento di Simone Pieranni, che consideriamo – forse a torto, almeno dal suo punto di vista! – un mentore, e dalla nostra volontà di provare a dare voce a storie, stili, pagine che ci avevano cambiato la vita e che per troppo tempo erano state ignorate dal canone letterario – generalmente espressione del potere culturale vigente e di conseguenza, di norma, abbastanza maschilista – e da troppi lettori.

Queste storie, queste pagine sono state scritte da donne che hanno fatto la differenza in letteratura, sulla scena, nella società in cui hanno vissuto. Donne diverse per età, origini, percorsi biografici e accomunate dall’aver fatto della scrittura il campo di forze entro il quale si è disputata la partita più importante della loro esistenza, la ricerca di una verità sulla vita e sul mondo.
In quest’anno abbiamo cercato di raccontarvi, evocando atmosfere sonore e restituendo le loro vere parole, la narratrice e attivista anglo-egiziana Ahdaf Soueif, la drammaturga inglese Sarah Kane, la romanziera, poetessa e intellettuale autriaca Ingeborg Bachmann e la poetessa e narratrice italiana Fabrizia Ramondino.
Mis(S)conosciute ha un regolamento sui generis: la vincitrice del titolo non cede la fascia alla neo-eletta successiva ma la condivide, nello spirito che anima il nostro lavoro e la nostra triadica struttura.
Queste autrici a molti suonano sconosciute, ad altri meno ma al grande pubblico dei lettori le nostre Miss sono davvero nomi anonimi privi di storia e di spessore letterario, a dispetto del fatto che le loro opere siano – più o meno – tutte tradotte e/o pubblicate da editori mainstream (Adelphi, Einaudi, ecc.) all’interno di collane raffinate e importanti . Ai più sono ignote principalmente perché donne: leggere donne è ancora un piccolo ma ostinato tabù culturale, la letteratura scritta da donne è implicitamente ritenuta minore, quasi un genere a sé (una sorta di para-romanzo rosa in cui pochi sanno separare il grano dal loglio e un Harmony e L’Isola d’Arturo sono semplicemente due facce della stessa medaglia) e non ci ha sorpreso, proprio in questo senso, scoprire che la maggioranza dei nostri ascoltatori sono donne.
Ma stiamo lavorando per essere sempre più inclusive e far sì che anche tanti lettori (maschi) affrontino senza bias di sorta autrici finora laterali.

Ciò che con passione e studio stiamo cercando di fare, con tutti i nostri limiti – primo fra tutti: la lentezza produttiva! – è gettare luce sulle parole di scrittrici che hanno cambiato la letteratura, immettendovi un serbatoio di immagini, parole, metafore e analogie sconosciute alla letteratura precedente, un carico di esperienza e memoria, di percezioni e di tempo che mai era stato narrato nei termini in cui loro lo hanno fatto.
Hanno immesso una realtà prima indicibile nella letteratura e quindi nella coscienza collettiva, incontrando enormi resistenze che perdurano. Le donne sono sempre esistite ma hanno avuto l’opportunità di esprimersi con parole nuove, proprie, solo in tempi relativamente recenti e con risultati a dir poco adamantini e inusitati (diremo solo tre nomi a caso, tra i mille che potremo fare: Amelia Rosselli, Clarice Lispector, Toni Morrison).
Il riscontro che abbiamo avuto – e che mai ci saremmo aspettate così appassionato e militante! – ha confermato la bontà della nostra intuizione e ha permesso che si sviluppassero e aprissero percorsi, incontri, collaborazioni che ci arricchiscono ogni giorno e ci spingono a “tenere botta” e a continuare a restituire uno spazio vitale adeguato ad opere che finora sono state relegate sotto il peso di “ben altri” tomi a cui, per altro, poco se non nulla hanno da invidiare.

Insomma: quello che abbiamo fatto in questo primo anno e che vogliamo continuare a fare è liberare dalle parentesi scrittrici che a lungo sono state segregate nella marginalità della “letteratura femminile”, liberare la letteratura femminile – o ancor peggio: femminista! – da una nomenclatura che la squalifica a priori a causa dei pregiudizi che sperimentiamo ogni giorno, riaffermandone la dignità di letteratura (punto). Insomma: liberare e liberarci perché, in ultima analisi, anche per noi che lo facciamo, dare voce e volume a queste storie con il racconto audio, con le riflessioni (singhiozzanti nella costanza) sul blog, con la narrazione parallela di Instagram è liberatorio. Esprimersi lo è, sempre. Creare lo è. Scrivere, dire, costruire un racconto con i suoni per dare forma ai nostri desideri, ai nostri immaginari proprio come vorremmo noi lo è.
Lo è per noi, lo è per le nostre quattro Miss che potete riascoltare qui e soprattutto leggere e rileggere e lo sarà per quelle che raccontiamo.
Nel frattempo, per festeggiare in grande stile, oggi proclameremo la Mis(S)conosciuta 2020 eletta dagli ascoltatori su Instagram tra le quattro che vi abbiamo presentato fino ad oggi: seguite il nostro profilo per scoprire la vincitrice!

Presto ci saranno belle novità ma nel frattempo: buon compleanno e lunga vita a Mis(S)conosciute!
Inoltre, se vi va di farci un piccolo regalo, di sostenerci nel nostro progetto con una cifra simbolica abbiamo aperto un profilo su Patreon, la piattaforma per sostenere i progetti creativi che più ci interessano.
Mis(S)conosciute è un progetto finora completamente autoprodotto e autofinanziato, e il nostro obiettivo è quello di offrirvi ascolti sempre più curati ed accurati.
Grazie per averci accompagnato fin qui.
Le patron
Giulia, Silvia e Maria Lucia
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